martedì 19 aprile 2016

I "Fantasmi" di Napoli.

Storie di fantasia, credenze popolari, legende, liberi di pensare e di crederci o no. Storie tratte dal web e dal racconto di chi dice di aver avuto questo tipo di esperienza.


Il fantasma della Basilica dell’Incoronata del Buoncosiglio

In questo periodo, durante la primavera, il fantasma di una giovane donna con il suo lungo abito da sposa, appare seduta sui gradini di questa basilica di Napoli.
Gli stessi gradini che avrebbe dovuto percorrere nel giorno del suo matrimonio, ma per lei quel giorno non venne mai, si ammalò di tisi e la malattia se la portò via.
Forse per invidia, o magari solo per tristezza, il fantasma della ragazza si mostra solo alle donne nubili.

Il palazzo dell’impiccato

In un condominio nei pressi del Corso Garibaldi, gli inquilini sono spesso terrorizzati da un’inquietante apparizione, il fantasma di un impiccato. La sua testa appare in cima alle scale, di sera, mentre uno degli inquilini sta salendo. Oppure la si vede penzolare da una delle finestre.
L'edificio in questione si trova lungo corso Garibaldi, nei pressi di Porta Nolana. Si racconta sia sfitto da anni e questo a causa delle apparizioni, senza soluzione di continuità, di uno spettro. Il fantasma di un uomo impiccato del quale apparirebbe soltanto la testa.
Secondo la leggenda, lo spirito apparirebbe in cima alle scale condominiali, di sera, terrorizzando gli inquilini che stanno salendo. L'apparizione, secondo il racconto, sarebbe il fantasma di un soldato spagnolo. L'edificio era una caserma al tempo della loro dominazione (1503-1707): si narra l'uomo fosse vittima di una delle numerose rivolte popolari succedutesi in quegli anni.


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Il fantasma di piazza Bovio

Una donna che corre, impaurita. Uno spettro che fugge disperato per le strade che confluiscono verso piazza Bovio a Napoli. Corre a testa bassa, con i capelli che le coprono il volto. Nessuno è mai riuscito e vederlo in faccia, nelle sere in cui appare la sua figura disperata.
Si pensa che sia il fantasma di una povera donna del Seicento. Brutalmente violentata da mercenari saraceni, secoli fa.

I fantasmi del Palazzo reale

Luci danzati. Risate sommesse e vociare confuso. Suono di strumenti musicali. Maria Carolina di Borbone, la posta di Ferdinando II di Napoli, era solita dare sontuosi banchetti nelle sale del Palazzo reale di Napoli. Sale che riecheggiavano delle voci dei presenti.
Voci e suoni che non hanno lasciato quella sala: ancora oggi il Palazzo reale di Napoli è attraversato da luci danzanti e dai sussurri eccitati di quelle persone.

I fantasmi di Palazzo fuga

Bagliori alle finestre, presenze che si aggirano nelle sue stanze, ombre dietro che finestre che si mostrano quasi timidamente, per poi sparire repentinamente, lamenti flebili che si perdono della notte ma non si sa da dove arrivino.
Palazzo fuga è un antico palazzo della città di Napoli. Ospitava poveri, derelitti e senza tetto, in cerca di un rifugio e, talvolta, di un pasto caldo. Molte di queste persone ci hanno pesto la vita, corrose dalla fame, dagli stenti o dalle malattie.
Sono in molti ad aver visto e sentito delle presenze, in questo luogo.

Il soldato di via Nuova marina

Il fantasma di un soldato americano, trucidato durante la seconda guerra mondiale. Il suo fantasma si mostra talvolta, intento a osservare il mare. Con ancora addosso la sua divisa e il suo berretto militare.


Il fantasma di Piazza San Domenico: la storia di Maria d'Avalos.

fantasma di piazza San Domenico Maggiore, una donna condannata al dolore eterno che la leggenda vuole, si aggiri nella zona, tra l'obelisco ed il portale di Palazzo Sansevero, vagando nelle notti di luna piena alla ricerca del suo amore perduto.
La leggenda del fantasma è radicata in un'altra vicenda, ovvero l'uccisione di Maria d'Avalos e del suo amante, il duca d'Andria Fabrizio Carafa, da parte del marito della donna, il principe Carlo Gesualdo da Venosa. Un delitto passionale datato 18 ottobre 1590, ovvero quando Carafa, insospettito dalle dicerie su sua moglie, ritornò senza preavviso a Palazzo Sansevero ed in anticipo da una battuta di caccia.


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Il ponte della Sanità

Capita durante le notte piovose, urla, lamenti, pianti dirotti, singhiozzi sommessi, udibili da chi passa vicino al ponte della Sanità, nella zona di Capodimonte.
I lamenti e i pianti di tutte le persone che si sono suicidate, lanciandosi da quel ponte.

Il fantasma di Agrippina

Uno spettro pallido ed evanescente. Appare nei pressi della tomba dove è stata sepolta, a Bacoli. Nelle notti di luna piena, la donna pettina i suoi lunghi capelli, usando le onde del mare come specchio. È possibile solo osservarla da lontano. Scompare appena qualcuno si avvicina. E lascia dietro di sé solo una scia di delicato profumo.

I fantasmi di San Giovanni a Teduccio

Una donna vestita interamente di nero. Alle 20:30 precise, ogni notte, appare per strada. Butta a terra uno zoccolo, con violenza e quello zoccolo fa un rumore assordante. Prima di scomparire insieme alla donna. Un destriero nero e mastodontico, cavalcato da una giovane e snella cavallerizza di cui però non si riesce a scorgere il volto, vagano talvolta di sera per le strade più buie e tortuose, visibile solo per un fuggevole attimo.
Un fantasma totalmente bianco, pallido come la nebbia. Fa un solo gesto, annuisce con la testa e poi si dissolve, proprio come la nebbia di cui sembra fatto.

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