Nel 1977 il gruppo (rinominato I saraceni) si assottigliò e rimasero oltre a Troisi, solo Arena e Decaro. Il trio si presentò al Sancarluccio di Napoli, che per un improvviso forfait di Leopoldo Mastelloni dovette ricorrere a una sostituzione. Lo spettacolo ottenne un grandissimo successo, specialmente tra il pubblico giovanile.
La Smorfia |
Il nome la Smorfia fu dato al gruppo da Pina Cipriani, direttrice del San Carluccio, che alla domanda: «Ma come vi chiamate?» ricevette, per l'appunto, in risposta da Massimo una smorfia, richiamando in questo modo una delle principali tradizioni napoletane: l'interpretazione dei sogni e la risoluzione di questi in numeri da giocare al lotto. La cosa risultò talmente simpatica che, anche per scaramanzia, i tre adottarono questo appellativo. Dopo alcuni spettacoli al Teatro Sancarluccio di Napoli, il gruppo ebbe un rapido successo che gli consentì di approdare prima al cabaret romano La Chanson e ad altri spettacoli comici sui palcoscenici di tutta Italia, poi alla trasmissione radiofonica Cordialmente insieme. Infine furono notati da Enzo Trapani e da Giancarlo Magalli, rispettivamente regista e autore dei testi del programma televisivo Non stop. Dopo essere stati sottoposti ad alcuni "esami", il trio esordì in televisione, ottenendo ottimi consensi e un successo nazionale.